giovedì 1 maggio 2014

Il bivio

Ed eccomi tornato da quello che sarebbe dovuto essere l'ennesimo Sambuca party. Dico "sarebbe dovuto" perchè è saltato a causa di un contrattempo, ma andiamo per gradi.
Ci eravamo lasciati che mi era rimasto un solo battaglione di neutrofili e che avrei dovuto fare delle analisi per sapere se finalmente almeno una parte di quelli andati in ferie erano tornati.
Ebbene si, e hanno pure portato parenti, amici e amici di amici da fuori, tanto che il loro numero era più di 5 volte maggiore del dovuto.
"Tutto a posto" direte voi.
Ebbene no, perchè tempo 2 giorni e 1 un uscita distensiva con i parenti che il loro numero è tornato ad essere quasi quello di prima tanto che la terapia era a rischio. Evvabbè, almeno un uscita me la sono fatta.

Comunque, il 28 notte parto e il 29 mattina mi presento per il ricovero in ospedale per fare una risonanza magnetica all'encefalo dato che da mesi soffro di cefalee, che abbiamo però sempre addebitato alle chemio, ma che è venuto il momento di controllare. Beh a parte l'attesa di 4 ore e i 40 minuti passati tra assordanti schioppi (e chi ha fatto almeno una risonanza magnetica in vita sua sa di cosa parlo) tutto è filato liscio...fino alla sera stessa.
I medici hanno infatti deciso di tenermi per la notte in quanto il giorno dopo (ovvero ieri) molto presto prima della terapia dovrò sottopormi a quel famoso piccolo intervento per mettere il port che avrei dovuto mettere la volta scorsa.
Dicevo, tutto fila liscio fino le 18-19 circa, quando viene la dottoressa per comunicarmi gli esiti della risonanza la quale mostra delle macchie di dubbia natura in entrambe gli emisferi dell'encefalo.
Questo ovviamente stavolge tutto e mette sul chi va là i medici, i quali decidono immediatamente di interrompere la attuale terapia, prenotarmi una TAC torace per il giorno dopo e prenotarmi per il 5 maggio una visita con un altro medico dell'ospedale Bellaria, esperto in questo campo, per valutare la natura delle macchie e se il caso di cominciare con la radioterapia.
A questo punto del viaggio mi trovo davanti ad un bivio: se le macchie dovessero rivelarsi collegate alla malattia cambierò completamente terapia (per la terza volta) e a questo punto la ripida salita che sto percorrendo si tramuterà in scalata; se invece le macchie si riveleranno di altra natura continuerò con questa terapia e la salita rimarrà tale. Quale strada prenderò? Non lo so, sarà il destino a sceglierla, io lo saprò solo il 5 maggio.

Ieri mattina mi svegliano di primo mattino per portarmi in sala operatoria per mettere finalmente sto benedetto CVC. Sono tranquillo perchè il giorno prima la dottoressa mi ha detto che, essendo l'intervento per impiantare il port più invasivo degli altri tipi di CVC, il paziente viene addormentato. Così lascio il mio fedele martello anestetizzatore in camera e mi dirigo in sala operatoria.
Qui mi accoglie un infermiera, molto gentile tra l'altro, che inizia a prepararmi per l'intervento e inizia a chiedermi "Sei preoccupato? Tanto non ce n'è motivo eh"
Io: "Nono, il mio problema è che non sopporto essere sveglio durante gli interventi, ma tanto la dottoressa mi ha detto che mi addormenterete quindi sono tranquillo"
Mi guarda.
La guardo.
E prima che proferisca parola ho già capito tutto.
"Guarda, non so quale dottoressa ti abbia detto una cosa simile ma per questo tipo di interventi noi non addormentiamo, al massimo ti sediamo un po' ma rimarrai vigile".
Credo di averci messo 20 secondi buoni per metabolizzare la "bella" notizia. Dov'è il mio martello quando ne ho bisogno?
Rassegnato all'idea di rimanere sveglio e sentire il dottore armeggiare sul torace mi faccio sedare. Rimango vigile per 2 minuti, poi non ricordo più nulla.
Fortunatamente la sedazione ha fatto il suo dovere e se pure durante i 30 minuti di intervento sono rimasto sveglio ora non ricordo niente se non delle leggere punture quando mi hanno messo i punti.
Che dire, per stavolta mi è andata bene e adesso si tratta solo di sopportare il dolore post intervento che durerà 2-3 giorni, poca cosa.
Come ultima tappa della giornata mi fanno fare la TAC al torace la quale però non mostra cambiamenti significativi rispetto alla precedente di 1 mese fa e così il programma del giorno prima rimane inalterato.
Poi finalmente tutti a nanna che il giorno dopo si torna a casa.

E infatti ora sono qui, mezzo "imbambolato" a causa degli antidolorifici ma contento di essere finalmente a casa, anche se per poco visto che domenica sera devo ripartire. 
Per il momento però mi godo il presente, al futuro poi ci penserò, ora ho tante cose da fare. Il destino può aspettare.




Alessio




7 commenti:

  1. Più ti leggo e più sento che siamo anime gemelle.
    D'accordo, gemelle no. Zia e nipote?
    Ti seguo passo passo. In questi giorni un po' zoppicante, che mi fa male un ginocchio (e spero che in questo non siamo gemelli...)

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    1. Hahaha, facciamo una via di mezzo, gemelle come zia e nipote! ^^

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  2. Ciao Alessio! Sei davvero una forza...complimenti per come scrivi e per com e riesci ad alleggerire le tue battaglie!
    Vorrei davvero che non dovessi passare tutto questo alla tua età...ma dovrei attrezzarsi forse con la bacchetta magicA!
    In bocca al lupo x lunedì!
    Samanta Ferretti.

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    1. L'avessi io questa bacchetta magica...quante cose farei ;)

      Per il resto grazie mille, incrociamo le dita!

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  3. Ciao combattente!
    Hai la straordinaria capacità di raccontare con leggerezza questa tua dura battaglia,che dire? Sei un grande in tutti i sensi.
    Sto tutta "incrociata" per lunedi.
    Daniela

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  4. Ciao Alessio ci accomuna l attesa di un esito Tac tu per il 5 io per il 6 che stabilirà se continuare o cambiare per la terza volta la terapia....ci separa l età,io sono più vecchietta, e la patologia....insomma ti sento molto vicino e se non ti dispiace ti seguirò in questo percorso...almeno fino a quando potrò! Allora incrociamo le dita per domani e martedì! So

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