mercoledì 26 marzo 2014

Dopo la salita c'è sempre una discesa

Nota del capitolo precedente: prevedibilmente la stanchezza ieri mi ha fatto saltare un passaggio. C'è da specificare che prima di cominciare le chemio i medici decidono di farmi fare una nuova PET di controllo per cercare di capire nuovamente l'origine dei noduli al polmone. L'esito della PET stavolta non solo conferma che i noduli al polmone sono un ritorno di malattia ma mostra nuove metastasi all'inguine, alla colonna vertebrale e all'osso sacro. Insomma la situazione è degenerata. Da qui, la decisione dei medici di cominciare nuovamente le chemio.Chiedo scusa per aver saltato queste informazioni.

Bene, è di ora di raccontarvi anche l'ultimo pezzo del racconto, niente più rinvii.

 Il 24 Marzo mi presento alle 16 in ospedale pronto per sottopormi alla TAC di controllo. Non so per quale motivo, ma non ero assolutamente teso, anzi, ero pronto a ricevere qualunque notizia buona o brutta che fosse.
Finalmente alle 17 mi fanno entrare, come al solito mi fanno passare un paio di volte nella macchina (con la solita temperatura polare a -30°) e poi mi dimettono. I risultati mi verranno comunicati il giorno dopo prima di fare il quinto ciclo di chemio il quale verrà modificato in base ai risultati.
Nonostante mi senta tranquillo la notte dormo poco o niente e così il giorno dopo alle 5 già sono sveglio. Passo le seguenti 2 ore andando avanti e indietro per la stanza d'albergo, creando un fosso degno di quelli di zio Paperone.
Alle 8 in punto arrivo in ospedale, mi fanno le analisi e mi preparo ad attendere i dottori.
Dopo 2 ore di attesa finalmente vengono a riferirmi gli esiti della TAC...che non sono tanto positivi.
I noduli infatti seppur di molto poco hanno continuato a crescere. Certo è che la chemio ha rallentato la crescita ma questo di certo non è un risultato soddisfacente in quanto l'obiettivo è ridurre la massa non rallentarla. Il risultato è che bisogna passare al piano B...quindi c'era un piano B. Pfiu!
Il piano B prevede di cambiare uno dei due farmaci che attualmente faccio con uno che "dovrebbe essere più efficace", testuali parole del dottore.
"Dovrebbe? Come DOVREBBE? dal 2012 è la quarta terapia che cambio e se le altre ERANO efficaci e non hanno funzionato figuriamoci questa che DOVREBBE essere efficace!!"
 
Questo è stato il mio primo pensiero, che fortunatamente la mia bocca non ha espresso.
Pensandola razionalmente "dovrebbe" non è che sia una parola che ispiri tanta fiducia ma dato che non abbiamo alternative vediamo di accontentarci.
Quindi mi ritrovo punto e daccapo ad affrontare una nuova salita, non ho idea di quanto durerà questa terapia ne so che fine abbiano fatto le restanti metastasi, immagino di dover fare a breve un altra PET per scoprirlo, ma tanto dopo la salità c'è sempre una discesa, no? E la discesa arriverà, bisogna solo raggiungerla.
Che poi, poco fa riflettevo sul numero di PET e TAC fatte fin'ora dal 2012: quante saranno? Venti? Trenta? Cinquanta? Con tutte queste radiazioni alla fine della cura potrei tranquillamente diventare giallo come i Simpson o potrebbe crescermi una terza mano o anche potrei entrare a Chernobyl senza che mi succeda nulla...e anche se so che molto difficilmente accadrà una cosa simile devo ammettere di essere molto affascinato all'idea.
Lo so, sono un irresponsabile.


Alessio


1 commento:

  1. Non abbiamo avuto modo di conoscerci, ma credo tu sappia chi sono. Ho letto tutto il blog, e benchè gran parte dei fatti li conoscevo già, leggerli da chi li ha vissuti in prima persona, fa un altro effetto. Non ti nascondo che scrivi davvero bene, e mi sono commossa...
    Hai una grande forza di volontà, e il tuo modo di affrontare le cose, è davvero ammirevole. Ti auguro che le cose migliorino di giorno in giorno, e che la vita ti dia finalmente un po' della serenità che meriti! :)

    Un bacio, Sonia.

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